Ci
sono film che a seconda dei gusti (soggettivi) possono essere
considerati belli brutti oppure, come "Rise of the Titanic".
Da
parte sua è uno di quei film bugiardi nel dichiararsi degli anni
80's, fu prodotto e pensato alla fine dei 70's e di quel decennio ne
riflette molto, dai colori dall'ambientazione che si respira alla
"serietà" di quel decennio che, chissà, un giorno qualcuno attaccherà come etichetta anche a questo
decennio.
Interstellar?
Ma quanto erano seeeeri allora...
Un film uscito con un decennio di ritardo oltre che un flop al botteghino, eppure non
è un brutto film, o meglio per sua sfortuna non lo è, è solo un
film uscito troppo tardi, e chissà fosse arrivato nelle sale nella
metà, o anche meglio, ai primi dei 70's forse si sarebbe parlato di film capolavoro ma allora,
in quell'estate del 1980 era fuori-tempo.
E quel che era peggio, molto costoso.
E quel che era peggio, molto costoso.
Un
flop costoso e il cui non essere brutto è un'aggravante, perché
nonostante tutto perfino un Krull riesce ad avere fascino, perché
qualcosa di brutto può colpire ed avere nell'insuccesso un qualcosa di grande che lo riscatta, e anche se fosse molto brutto pure potrebbe sperare
di attrarre ancora grazie a quella fascinazione che si crea con prodotti che superano, in negativo, ogni possibile
aspettativa, invece con questo film non si crea l'effetto
auto-parodia involontaria, non c'è la "fascinazione del male",
non c'è la voglia di riguardarlo per trovare la pepita d'oro
nascosta al suo interno, come direbbe King, senza contare che un
brutto film potrebbe avere in se potenziali margini di rivalutazione
tali da renderlo interessante, potrebbe nascondere un'idea
un'interpretazione un soggetto o una qualsiasi cosa tale da far dire
che, in fondo, qualcosa da vedere c'è.
Invece
niente, neanche il ban ostile dell'oblio forzato che si da ai film
che sono orridi e che giustamente, meritano di essere ignorati.
Per
Raise of the Titanic la punizione è la peggiore, ed è quella
dell'indifferenza, e come detto non è un film brutto ma peggio, è
un film che lascia indifferenti.
Lo
ammetto, si potrebbe essere tentati di rivedere un film fatto male,
un Troll 2 potrebbe interessare, Plane 9 from the outher space se
visto filtrando la sua pochezza di mezzi e recitazione, si rivela
quasi geniale, ma per certi film
Si
cambia canale e finisce lì.
Eppure
l'idea di partenza era buona, si comincia da un romanzo di successo
di Clive Cussler del 1976, quella su un minerale molto raro che può
spostare l'equilibrio del potere in modo definitivo tra le
superpotenze, si mette un pizzico di spionaggio e si lega il tutto al
naufragio del Titanic, che ha il fascino delle grandi tragedie, poi
c'è l'impresa del recupero del Titanic perché il minerale è
lì, dentro quel relitto, e per averlo lo si deve far risorgere, sollevare dalle profondità del
mare, ma farlo è difficile è un qualcosa di mai
fatto ma che pure deve essere fatto, il destino del mondo dipende dall'esito del tentativo e, sembrava un'idea interessante, valida, mentre invece furono quaranta milioni di dollari che, come
disse qualcuno, magari era meglio usarli per cercare di abbassare
l'oceano, e dietro l'insuccesso di questo film forse anche la
motivazione per la chiusura di una serie (adesso) storica come Spazio
1999.
Eppure il film non è brutto, e non so quante volte avrò scritto "non è brutto" ma, lascia indifferenti.
Serio, con la strana sensazione di essere uno dei tanti film catastrofici degli anni settanta, solo che qui si recupera anziché spegnere incendi o fuggire da alberghi (genialmente) piazzati sopra vulcani attivi, eppure aleggia lo spirito del Poseidon (quello del 1972) anche se si tratta di far riemergere una nave, anzi la Nave, il Titanic , e come in un film catastrofista tutto sembra appiattito dai fatti, con poco spazio per i personaggi quando invece ci dovrebbe essere un personaggio, il protagonista principale,Dirk Pitt che invece è come se non ci fosse. Si cerca il minerale s'indaga lo si individua e si ideano modi e mezzi per ottenerlo e raggiungere lo scopo finale, eppure in tutta questa impresa mancano i personaggi, sembrano non esserci, non ci sono appigli che leghino a qualcuno ma solo fatti che si susseguono uno dopo l'altro proprio come in un film catastrofico, nel quale se ci si pensa bene il vero protagonista è il terremoto l'incendio l'eruzione il tornado, sono le catastrofi le vere protagoniste con la gente relegata a personaggi secondari, presenti quasi come sfondo o più spesso come "causalities" spettacolari da conteggiare.
Ma l'evento terribile ha la sua suggestione, lo si guarda e in parte lo si teme o lo si esorcizza ma sempre se ne è attratti, invece mancando personaggi a cui "aggrapparsi", per cui fare il tifo o augurare ogni male, sembrano non esserci ragioni per seguire questo film a meno che non si sia ingegneri, e allo stesso tempo sembra non esserci riscontro negli effetti speciali dei tanti soldi spesi.
Eppure il film non è brutto, e non so quante volte avrò scritto "non è brutto" ma, lascia indifferenti.
Serio, con la strana sensazione di essere uno dei tanti film catastrofici degli anni settanta, solo che qui si recupera anziché spegnere incendi o fuggire da alberghi (genialmente) piazzati sopra vulcani attivi, eppure aleggia lo spirito del Poseidon (quello del 1972) anche se si tratta di far riemergere una nave, anzi la Nave, il Titanic , e come in un film catastrofista tutto sembra appiattito dai fatti, con poco spazio per i personaggi quando invece ci dovrebbe essere un personaggio, il protagonista principale,Dirk Pitt che invece è come se non ci fosse. Si cerca il minerale s'indaga lo si individua e si ideano modi e mezzi per ottenerlo e raggiungere lo scopo finale, eppure in tutta questa impresa mancano i personaggi, sembrano non esserci, non ci sono appigli che leghino a qualcuno ma solo fatti che si susseguono uno dopo l'altro proprio come in un film catastrofico, nel quale se ci si pensa bene il vero protagonista è il terremoto l'incendio l'eruzione il tornado, sono le catastrofi le vere protagoniste con la gente relegata a personaggi secondari, presenti quasi come sfondo o più spesso come "causalities" spettacolari da conteggiare.
Ma l'evento terribile ha la sua suggestione, lo si guarda e in parte lo si teme o lo si esorcizza ma sempre se ne è attratti, invece mancando personaggi a cui "aggrapparsi", per cui fare il tifo o augurare ogni male, sembrano non esserci ragioni per seguire questo film a meno che non si sia ingegneri, e allo stesso tempo sembra non esserci riscontro negli effetti speciali dei tanti soldi spesi.
Milioni
di dollari eppure non si avverte il peso di tale investimento perché
tutto appare grigio e monotono che... ma davvero qualcuno si
chiede mai quanto costa uno spot pubblicitario prima di cambiare
canale?
Fuori-tempo.
Fuori-tempo.
Fosse
uscito prima magari avrebbe avuto ben altro riscontro ma allora, in
quel periodo con film come "Shining" "The blues
Brothers" "L'impero colpisce ancora" si respirava
un'altra aria e una voglia di storie diverse, e perfino un film simile come periodo storico riflesso come, "countdown:dimensione
zero", sembra "più nuovo", più al tempo e in sintonia
con i nuovi gusti, per giunta costando molto di meno.
Clive
Cussler non la prese bene, e decise di non permettere più che altri
suoi romanzi finissero al cinema fino a Sahara del 2005, con
risultati di nuovo non "entusiasmanti" ma quello è, un altro flop,
eppure se Raise of the Titanic fosse uscito uno o due anni prima, e
non fosse rimasto in attesa per due anni, forse si parlerebbe di
un film che all'epoca aveva avuto un discreto successo, salvo poi
aggiungere che era invecchiato male, invece il risultato è stato un
film uscito troppo tardi, che non ha incassato neanche la metà del
suo budget, che non è (again!) brutto ma neanche attrae nel bene o
nel male, che non ha scene memorabili, tranne forse l'inaspettato
finale.
Non
manca chi lo apprezza, i gusti sono soggettivi, ma non in numero
tale da farne un film di culto, del resto non ci sono citazioni non
ci sono momenti particolari, così non importa neanche che la
posizione pensata sia quasi esatta a quella reale o alle discrepanze, che nella realtà
il Titanic si sia spezzato in due, e che quindi sia impossibile
un'operazione del genere perché alla fine, tutto scivola via
nell'indifferenza.
Ed
è questa la cosa peggiore.
5 commenti:
Ottimo articolo.
Te l'ho detto dovresti avere più fiducia nelle tue doti perché l'articolo è splendido.
Con 40 milioni di dollari spesi in equipaggiamento probabilmente il Titanic lo tiravano su davvero.
Non è escluso che me lo recupero questo film. Ho un gusto masochista per queste trashate....
>Nick
"In teoria" potrei essere presente sulla rete questo mese, così nel caso vedrò di abbassare la media perché, accidenti, ne va della mia (in)fama di peggiore ;)
>Obsidian
In effetti se lo sono detti in più d'uno, comunque non è un film trash, è perfett-ino curat-ino molto anni 70's ma, almeno per me e per le ragioni che ho scritto, scialbo.
Sai Coriolano mio, che pur amando molto il cinema , non sapevo neppure esistesse questo film?
Altro che indifferenza ..totale ignoranza..
Lo andrò a cercare , perchè dal tuo ottimo articolo la cosa mi incuriosisce non poco!
Bacio!
>Nella
Ciao. Film non brutto (credo di aver battuto ogni record nel ripetere "non è brutto"), ma insipido, di sicuro non uno di quelli che ha lasciato un segno, come dire che a volte è meglio fare un brutto film, purchè se ne parli e tanto e chissà poi ci scappa il remake, piuttosto che farne uno che si perde nel nulla e che in fondo (mi tocca ripetermi) brutto non era.
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